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24 novembre 2017: conferenza “Autism now, future challenges”

24 novembre 2017: conferenza “Autism now, future challenges”

Venerdì 24 novembre 2017, dalle 9.15 alle 12.15, presso l’Aula E dell’Edifico Ex-Medicina in viale Europa 11 (Brescia) si terrà la conferenza inaugurale del Master di I livello “I disturbi dello spettro autistico: dalla diagnosi alla qualità della vita”.

Relatrice sarà la nota prof.ssa Catherine Barthélémy, neuropsichiatra infantile, professore onorario di medicina all’Université Francois Rabelais di Tour e co-fondatrice dell’associazione per la ricerca sull’autismo e la prevenzione delle non-adattabilità, di cui è l’attuale vice-presidente, che parlerà di Autism now, future challenges.

L’incontro è promosso dall’Università degli Studi di Brescia, Dipartimento di Scienze cliniche e sperimentali, Scuola di specializzazione in Neuropsichiatria infantile, in collaborazione con Fobap Onlus e Anffas Onlus.

La conferenza è aperta a tutti gli interessati… Vi aspettiamo numerosi!

Per scaricare il pdf cliccare qui.

Catherine Barthélémy

Catherine Barthélémy, neuropsichiatra infantile, professore onorario di medicina all’Université Francois Rabelais di Tour, membro dell’Académie Nationale de Médicine di Francia, è stata fino al 2011 responsabile del servizio universitario di neurofisiologia ed esplorazione funzionale in neuropsichiatria del CHRU, Centro Ospedaliero Regionale Universitario di Tours.

Si è specializzata nel campo dell’autismo, in particolare nello studio delle basi neurofisiologiche del disturbo; nella sua attività di studio ha diretto il gruppo di ricerca dell’Inserm unità 930 (Istituto Nazionale della Sanità e della Ricerca Medica) “Autismo e disturbi dello sviluppo” lavorando in particolare sullo studio delle relazioni tra le anomalie comportamentali e cognitive dell’autismo e le disfunzionali neuronali sottostanti.

La professoressa Barthélémy è stata la prima ad introdurre in Francia le teorie sull’origine neurologica dell’autismo, confutando con forza l’ipotesi dell’autismo come un disturbo del contatto affettivo con la madre. Le sue ricerche hanno dimostrato che l’autismo è legato ad un disturbo molto precoce del neurosviluppo cerebrale che determina, a sua volta, una difficoltà a processare le informazioni sociali, alterando fin dalle prime fasi di sviluppo la capacità del bambino di stabilire una relazione con gli altri.

Insieme a Gilbert Lelord  ha messo a punto un modello di presa in carico per l’autismo: la Terapia di Scambio e Sviluppo (TED) che si basa sui complessi presupposti neurofisiologici studiati.

La TED favorisce lo scambio tra il bambino e gli operatori (l’ambiente) in modo da potenziare le capacità di socializzazione e di comunicazione. Si propone di favorire le capacità funzionali del bambino incoraggiandone le iniziative in un clima di Tranquillità, Disponibilità e Serenità, termini che non rappresentano solo una modalità generica di approccio trasversale alla maggior parte dei trattamenti riabilitativi ma giocano un ruolo preciso sul versante neurofisiologico.


Pubblicazioni

  1. L’autisme de l’enfant : la thérapie d’échange et de développement (avec Laurence Hameury et Gilbert Lelord), Paris, Expansion scientifique française, 1995, XIII-396 p. (ISBN 2-7046-1465-2)
  2. L’autisme : de la recherche à la pratique par Berthoz, Christian Andres, Catherine Barthélemy, Jean Massion, Bernadette Rogé, Paris, Odile Jacob, 2005, 482 p. (ISBN 2-7381-1616-7)
  3. Améliorer la qualité de vie des personnes autistes, par Bernadette Rogé, Ghislain Magerotte, Catherine Barthelemy et Arapi, Paris, Dunod, coll. « Action sociale », 2008 (édition 2016 sous la forme d’un fichier HTML ou PDF)

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